PREMESSA: LA PRIMA PARTE DELL' ARTICOLO E' STATA SCRITTA NEL MAGGIO 2004
Le parole che non ti ho mai detto e che nessuno può mai averti detto.
Sono tante, sono troppe e forse non avresti mai dovuto sentirle e forse mai le sentirai.
Forse non è giusto che tu le senta, ma con te non si può parlare di giusto o sbagliato, il giusto non esiste.
Quando succedono certe cose la testa si riempie di domande, di pensieri e di sensazioni, su nessuna di queste riesci a tenere il controllo, non si può, è contro natura, non ci si riesce… ed allora succedono da sole, punto e basta.
Allora, ad un certo punto non capisci, non capisci cosa succede, non capisci cosa è successo e sopratutto cosa ti sta succedendo.
Un bel giorno sei a pranzo, abbastanza tranquillo, nella media insomma, se lì che ti dici:
"vabbè, andiamo avanti, non sono ne il primo ne l' ultimo che soffre un pochino per amore, ma chi se ne frega brutta stronza!, tanto trovo di meglio… 😉"
Sei lì e così, senza controllo, in serenità comincia a tremati una mano, tipo Parkinson… e tu non capisci…
Poi il tempo passa, tu sei convinto che vada tutto bene, esci, ti diverti, ma oltre la mano comincia a tremarti la gamba… anzi, le gambe, ed ad un certo punto non le senti più, vanno da sole e fanno male, fanno talmente male da pregare che qualcuno te le prenda a coltellate per sentire meno male.
E poi ti si blocca lo stomaco, si muove, fa male, si chiude, mangi poco, hai fame, mangi poco e non capisci, non capisci davvero perchè. Anzi, sai benissimo perchè, ma continui a non capire, continui a non capire.
E poi si va avanti, anzi, tutto va avanti, ma tu no.
Tu ti ritrovi seduto sul bordo di una vasca da bagno con la testa nel lavandino a vomitare, a vomitare quello che non hai mangiato, e non vuoi, e ti incazzi con te e col mondo, ma non serve, vomiti comunque, quel poche che c' è. ma forse vomiti semplicemente perchè sei schifato.
Poi ti trovi un giorno che non hai più nulla da vomitare, solo che non sei più seduto sul bordo di una vasca con la testa nel lavandino, rantoli su un pavimento, tremi ed hai la testa nel water. Ma non puoi più vomitare nulla, ed allora la magia del corpo umano che ad una necessità trova una soluzione.
Cominci a vomitare sangue.
Prima poco, appena appena, poi il corpo si accorge che funziona.
Tu no, e passano due giorni, ne vomiti talmente tanto che svieni, ma per fortuna sei in casa da solo e nessuno se ne accorge.
Ma è solo l' inizio.
Poi non capisci più un cazzo.
Ad un certo punto senti che gli altri ti parlano, ma non te ne accorgi, non comprendi le parole, sai che ci sono, ma non le senti, non le capisci.
Poi hai qualche momento di "lucidità" di cui ti rendi conto e diventi blasfemo, speri di sparire, speri di svegliarti come se fosse un sogno, speri di non svegliati proprio, e speri che queste sensazioni siano solo un ricordo, ma non è così, allora preghi, preghi che questo finisca, preghi che qualcuno ti investa, preghi che un fulmine ti colpisca, preghi che Dio abbia pietà di te, preghi che le porte dei cieli ti accolgano quanto prima, preghi e ti chiedi cosa hai fatto di male per meritare questo.
Il tempo passa, abbastanza lento, senza senso alcuno, alterni momenti di gioia e di iperattività a momenti di disconnessione assoluta.
Provi di tutto un po' ma non funziona. Poi provi a far finta che vada bene, reciti la parte, almeno chi ti sta attorno è più tranquillo, almeno li illudi che vada un po' meglio, e magari ti lasciano in pace, ma non è così, ti pressano, insistono, ti opprimono, "pretendono di sapere perchè", ma non gli puoi rispondere perchè nemmeno tu hai la risposta, pretendono di sapere, ma non puoi rispondere e stai male perchè sai di far star male gli altri e stai male perchè non sai perchè stai male.
Il tempo passa ancora e non te ne frega niente del fatto che sei da solo, quello è normale, solo che continui a non capire perchè non esisti più, perchè la persona a cui hai voluto comunque bene ti ignora, ti disprezza, ti dice che la ripugni, ti dice che se ti vede per strada si gira dall' altra parte, e tu ti chiedi perchè.
Cerchi di convincerti che nessuno è perfetto, che sicuramente hai fatto degli errori, ma non capisci perchè fai così tanto schifo. E allora ti fai schifo.
Allora riesci a scavare ancora, riesci a scendere ancora più in basso, vorresti che tutto finisse, ci sono momenti in cui sei in delirio tale che non capisci se desideri più la tua morte o quella di chi ti ha fatto tanto male. Poi la lucidità ha il sopravvento e restano solo pensieri. Ed i pensieri si tramutano in odio, odio per te stesso, per chi ti ha fatto tutto quel male e non hai capito perchè, odio per tutto quello che hai fatto, odio per tutte le cose belle che eri convinto di aver costruito, odio odio ed odio, odio che con tutto te stesso, che con tutte le tue forze ed anche qualcuna di più riversi nel lontano ricordo di quella persona che disprezzi con tutto te stesso.
E vomiti sangue.
In tre mesi passi da 96Kg a 68Kg e non riesci nemmeno a fare le scale per entrare in casa.
In tre mesi ti accorgi che di te non esiste nemmeno più l' ombra, ti accorgi che se ti guardi in dietro non sei in grado di distinguere il vero dal falso, i sogni dalla realtà, non sai più quello che davvero è successo o quello che è solo nella tua testa, non sai quello che hai vissuto o quello che hai immaginato, ma non solo nei mesi appena trascorsi, negli anni appena trascorsi.
Provi anche a cambiare con le donne, becchi una che non è un gran chè, forse è simpatica, son già tre mesi che sei senza morosa, ci si può anche provare… ci esci ed alla seconda volta ti salta addosso… ti fai tutti i tuoi comodi, forse non fai nemmeno gran bella figura… e poi invece di vantarti "da maschio" con gli amici passi tre giorni a piangere perchè ti fai ancora più schifo.
Poi un giorno di primavera ascolti dei vecchi cd, delle belle canzoni, eccezzionali, non riesci a stare fermo, ti caricano di energia, allora capisci tutto e decidi, decidi che non puoi perdere, decidi che è ora di cambiare marcia, decidi che o la va o la spacca, decidi che chi deve spaccare il mondo sei tu, decidi che quello che è stato non è mai esistito, o almeno provi a far finta, anche se non è proprio così.
Questo lo scrivevo domenica 9 maggio 2004 in uno dei capitoli di una cosa chiamata "A rigatò".
Non so perchè, oggi mi sembrava una bella giornata per metterla sul blog… sono passati quasi due anni da quando ho scritto quelle righe, e di cose ne sono successe tantissime.
Dopo tre anni capisci che in realtà non stavi vivendo, capisci che con un altra persona non eri davvero te stesso, capisci che eri represso, che eri frenato, capisci che stava uccidendo il bambino chè in te, capisci che semplicemente non ti capiva, capisci che la tua vita non era ancora esplosa, capisci che non ti faceva sognare, capisci che non capiva che ti piacere vivere la vita con dei centimetri di cielo sotto ai piedi…
Dopo tre anni capisci che ora sei praticamente tutto quello che di te non gli piaceva, e la cosa non ti dispiace assolutamente, perchè ora ti senti te stesso, perchè ora capisci che stai vivendo.
Ora capisci che stai vivendo anche perchè ci sono due giorni a cui provi a non pensare: ieri e domani.
da quando ho scritto quelle righe son passati due anni, ed in questi due anni :
– è nato lo Zava's Blog, esattamente in agosto 2004
– sono andato a Cuba, in catamarano, in jeep, a Milano Marittima…
– e' arrivato Nicola alla ZetaService
– e' arrivata la Lola, la mia super cagnolotta
– ho tenuto corsi
– sono stato intervistato dalla Gazzetta e non solo
– sono andato ben due volte all' oktoberfest
– ho cominciato a bere, principalmente vino
– mi sono preso la cabrio
– sono stato con un pezzo di gnocca stratosferica allucinante
– sono uscito e stato a letto con due lesbiche
– sono stato con donne sposate
– sono uscito contemporaneamente con due donne, ed una aveva esattamente il doppio degli anni dell' altra
– ah si, ho un Fan Club
– ho conosciuto Michele ed i ragazzi dell' Alfaomega, l' Onlus di Montanara
– ho venduto le Uova di Pasqua dell' AIL, i pinetti Onlus, i Bonsai dell' Anlaids…
– ho conosciuto mille e più mille persone nuove
– ho ritrovato una grandissima amica, Linda, con cui ho condiviso dolori e gioie
– ho convertito in interesse economico alcune semplici passioni
– ho giocato a Freesbie con una Letterina
– ho scoperto che per qualche strano motivo con le donne ci prendo abbastanza e di me si fidano
– sono riuscito a non prendermi la moto, per ora
– esco praticamente tutte le sere, se va bene mangio a casa 4/5 sere al mese
– ci sono sere che non esco prima della mezzanotte
– se esco da solo trovo sempre qualcuno che conosco in qualche posto
– ho cominciato ad uscire con gente molto più grande di me prima, più piccola poi e di tutto un po' ora…
– ho scoperto che mi sento davanti
– ho salvato bellissimi messaggi di amiche/i sul cellulare e non l' avevo mai fatto con le morose
– sono riuscito ad andare alla Villa delle Rose
– ho passato tante notti in una macchia sino all' alba, anche solo per parlare
e non ho ancora finito, ho altre avventure:
– ho comperato casa e spero di esserci dentro prima di agosto.
– in ottobre arriva l' ufficio nuovo
– voglio andare in Brasile con Andrea a correre su e giù dalle dune con le Jeep e fare danni per mai più
– credo di aver letteralmente perso la testa per una persona, ma è una di quelle per cui non si può, ma tanto in pochi giorni mi passa 😉
– devo arredare casa, e quando ho finito voglio la moto, e voglio l' SLK nuova…
– hanno ricominciato a crescermi i capelli
– ho fatto la preiscrizione a scienza della comunicazione a Verona
– ho scritto con questo 300 articoli sul Blog
– circa 550.000 persone hanno letto il mio blog!
voglio voglio e ancora voglio…
Sognare è bello, mi piace viaggiare con la fantasia, volere le cose.
I sogni sono belli, e a volte se ci credi davvero si realizzano, i miei sono quasi tutti sulla buona strada.